Duct tape:l’americano più originale

Close-up of a roll of duct tape

Il Duct Tape  comunemente tradotto “nastro adesivo” è composto da tre strati: lo strato superiore è una plastica resistente (polyethelyne),lo strato inferiore è un adesivo a base di gomma e lo strato intermedio  è una maglia tessuto. Tutti questi materiali hanno contrinuito a rendere questo nastro adesivo resistente e versatile, utilizzabile in più campi, come quello domestico, lavorativo ecc.

Il Duct tape è stato utilizzato negli anni attribuendogli non solo la sua funzione adesiva ma molte altre. L’uso originale era quello di estromettere l’umidità dalle confezioni di munizioni utilizzate durante la seconda guerra mondiale e visto la sua particolare resistenza e versatilità i militari scoprirono  che il nastro poteva essere impiegato per fissare i calci delle pistole, jeep, aerei, ecc.

Dopo la guerra, il nastro è stato utilizzato nel settore immobiliare in forte espansione per collegare riscaldamento e aria condizionata nello stesso condotto.

Consapevole di tutte le prestazioni di questo nastro adesivo americano,ho voluto provare a dare vita ad un nuovo materiale abbinando il  Duct Tape a velcro,plastica e carta.

Il primo esempio di utilizzo di questi elementi l’ho tradotto in una fascetta blocca ruote per la bici e successivamente in un porta monete che fosse sia resistente ed impermeabile ma anche gradevole esteticamente; quest’ultima caratteristica mi ha permesso di dare vita a piccoli prodotti eseguiti a mano.

REALIZZAZIONE FASCETTA PORTA BICI

 

fase 1

Nelle prime quattro fasi misuriamo il diametro della lunghezza della fascetta che ci occore, successivamente tagliamo il nastro adesivo e il velcro che verranno incollati e pinzati insieme con punti metallici.

Il risultato finale è espresso nell’immagine seguente

 

fase finale

REALIZZAZIONE PORTA MONETE

In questo esempio propongo il Duct Tape unito alla carta e alla plastica;  quest’ultimi due elementi sono materiale di scarto che ho recuperato da biglietti del pullman e bustine porta filtrini.

fase 1 porta monete

Il risultato finale

 

fase 2

 

 

Clash (materiale inventato)

Clash e un materiale che, prende dimensioni volumetriche e morbide diverse sfruttando l’elasticita di una struttura di multistrato in PU soft & hard che ingloba un altro sandwich di SMA (shape memory alloys). L’intenzione era la combinazione tra due sollecitazione , una mechanica che sono i srati metallici e l’altra dinamica basandoci sulla memoria di forma dei tre materiali.

Clash
Sandwich

Il SMA (generalmente fatto di rame-aluminium-nickel) mantiene la memoria della sua forma a freddo, riacquisendola quando viene surriscaldata. Il PU e un ottimo termo-isolante  e puo venire con diversi intensita di durezza. Queste characteristiche ci permettono di poter realizzare  diverse forme a scelta, con una struttura di sostegno interna  che regga la persona.

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Diversi ambienti possibili

Diversi ambienti possibili

HSF _ Half Solid Foam (inventato)

 

Half Solid Foam è una normalissima gommapiuma all’apparenza, ma con la particolarità di poter essere compressa da tutte le direzioni tranne una. In un verso questa gommapiuma non è comprimibile. Ho ideato HSF con l’obiettivo di ottenere un nuovo materiale in grado di poter essere compresso notevolmente almeno in una direzione ma, una volta rilasciata la forza di compressione, avesse caratteristiche volumetriche importanti e morbide.

Il poliuretano espanso presenta già una notevole voluminosità ed è possibile comprimerlo in tutte le direzioni, quindi per ottenere una resistenza che blocchi la compressione in una direzione la soluzione è stata quella di inserire delle aste di poliuretano al suo interno. Il poliuretano solido che si trova internamente al volume di espanso blocca la compressione solamente in una direzione, quella delle asticelle, mentre negli altri due versi il volume rimane altamente comprimibile.

La resistenza a compressione varia a seconda della densità del poliuretano espanso per i due versi di compressione, e la resistenza a compressione nel terzo verso varia a seconda della quantità di poliuretano solido.

Questo nuovo materiale denominato Half Solid Foam, ovvero Schiuma Mezza Solida, si presta per applicazioni come questa:

Poltrone comprimibili per esser riposte

Poltrone comprimibili per esser riposte

 

Grazie all’HSF è possibile realizzare una poltrona come questa in grado di esser morbida, ma con una struttura di sostegno interna che regga la persona seduta e non la faccia sprofondare. La caratteristica principale della gommapiuma, ovvero la comprimibilità, è sfruttata per permettere all’utente di comprimere la poltrona in fase di stoccaggio e di espanderla in fase di utilizzo a diversi livelli per un uso da singolo o in coppia.

Scena tre poltrone.60

Cinghie per compressione

ESPLOSO 2

Esploso della poltrona con indicazione sul posizionamento dell’HSF

VarioTEX

La volontà è quella di ipotizzare un “materiale variabile” ovvero capace di variare il suo aspetto superficiale in base alle condizioni climatiche ambientali. Questo significa che il materiale reagirà comportandosi in maniera diversa se esposto a calore,freddo,acqua o vento. L’idea è di ottenere un materiale “vivo”, che sia in grado di cambiare a seconda dell’esposizione cui è sottoposto.

L’ipotesi è di arrivare all’ottenimento di questo particolare materiale in due modi :

– attraverso l’ideazione di una nuova matrice-fibra tessile “intelligente” microforata al cui interno sono posizionati dei minuscoli dischetti tondi collegati alla matrice, questi tondini hanno funzione di valvola.

– avvalendosi della nanotecnologia nel settore tessile e con l’utilizzo di tecnologie già esistenti come lo stampaggio di TNT (tessuti non tessuti) e materiali termo cromici.
La nuova fibra tessile dovrebbe essere realizzata con materiale resistente e leggero ma anche impermeabile per questo motivo abbiamo pensato ai tessuti non tessuti che sono principalmente delle strutture tessili piane prodotte con tecnologie diverse dalla tessitura e dalla maglieria.
variotex esploso
Con questa fibra microforata il materiale otterrebbe una struttura principale capace di “aprirsi e chiudersi” quando sollecitata da agenti climatici. Cosi si avrebbe un materiale super-traspirante quando le valvole sono in posizione verticale, aperte ed ermetico quando sono in posizione orizzontale, chiuse.
Superficialmente la fibra subirebbe un processo di teflonatura ovvero un trattamento che rende il tessuto idro/olio repellente ed un trattamento “flame retardant” per la non combustione.

 


Inoltre , con l’applicazione di speciali vernici termo cromiche questo tessuto cambia il suo colore a seconda della temperatura cui è esposto. Questo ci permette di rilevare i cambiamenti di temperatura visibilmente sul tessuto in quanto questo varierà il suo colore superficiale.
Al di sotto della fibra madre, per rinforzare il tessuto, sarebbe accoppiato uno strato protettivo più spesso composto da fibre resinate.

http://www.docbrown.info/page03/sms01.htm

L’applicazione di questo materiale trova possibili sviluppi nel settore del vestiario tecnico, dell’abbigliamento sportivo,dei prodotti da campeggio ma anche nell’arredamento di interni ed esterni, potendo essere utilizzato come rivestimento delle pareti, tende e separé o come rivestimento in edilizia.

esempi di applicazione di Variotex

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la capacità di essere termocromatico da a Variotex la possibilità di essere utilizzato, in questo caso, come termometro vedendo la gradazione direttamente sul tessuto

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Variotex applicato come rivestimento alle pareti, sotto l’effetto della luce, cambia il suo aspetto facendo comparire particolari disegni sulla sua texture superficiale

Il costo e la velocità di produzione, la personalizzazione ed i più svariati utilizzi sono il punto chiave di Variotex.

TCI

Il TCI parte dalla ricerca di realizzare un materiale innovativo e con prodotti di riciclo; si tratta di un Truciolato di Cartone  Impermeabile o Ignifugo.

Il materiale può essere realizzato con qualsiasi tipo di cartone, o dello stesso colore o di cromie differenti per creare delle fantasie uniche nel suo genere.

Il cartone inizialmente viene tritato a pezzi più o meno grandi; ciò dipende dalla texture che si vuole ricavare, viene mescolato ad un collante (acetato di vinile,vinavil) e pressato in uno stampo; lo spessore dipende dalla finitura che dovrà avere, è consigliato da un minimo di 5mm fino ad arrivare a uno spessore di 1cm per una maggiore resistenza.

Come finitura si può scegliere se renderlo impermeabile o ignifugo:

1° si può scegliere se utilizzare l’acetato di vinile, non con un grande successo ma con una discreta                             impermeabilizzazione; consigliato per interni.                                                                                                                                  Impermeabile 4/10

2° si può utilizzare la poliurea, per una elevata impermeabilizzazione; consigliata per interni e esterni .               Impermeabile  9/10

3° Si può utilizzare uno spray ignifugo realizzato dall’azienda K.A.B. , per renderlo ignifugo; consigliato per interni.  Ignifugo  7/10

Il materiale può essere utilizzato come finitura per interni o esterni,  per realizzare arredi o oggettistica di qualsiasi tipo.

TCI

Materiali innovativi: Il Groffee.

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Nuovo materiale scoperto nella categoria dei materiali innovativi: il Groffee.

Il Groffee non è altro che una miscela di carta non stampata, fondi di caffè e cera d’api. Nasce quindi dall’unione di un materiale composito, uno organico di scarto ed un legante di origine naturale.

Questo materiale nasce principalmente dallo studio dettagliato di uno dei suoi ingredienti principali, i fondi di caffè: nonostante molti di noi ormai siano passati dall’uso della tradizionale moka da caffè alla macchinetta con cialde, la quantità di caffè non utilizzata rimane la stessa, se non di più. Molti non sanno che i fondi di caffè posseggono svariate qualità, tra cui:

– ottimo concimante per il terreno, ricco di azoto, calcio, magnesio e potassio;

– fertilizzanti per varie tipologie di piante;

– repellente per le lumache;

– completamente biodegradabile;

– repellente per gatti e cani;

Posando la nostra attenzione su queste caratteristiche nasce l’idea di  creare dei vasi in materiale biodegradabile che sostituiscano i contenitori di plastica per le piante.

In questo modo si eviterebbe lo shock che la pianta subisce a seguito della rinvasatura o della messa in terra, e il caffè contenuto nel materiale sarebbe di aiuto alla pianta durante buona parte della crescita. La sua biodegradabilità, inoltre, permetterebbe al vaso di uniformarsi al terreno circostante, senza alterarlo, evitando cosi la dispersione di vasi di plastica gettati poi nella spazzatura. Inoltre la scelta di utilizzare la cera d’api non è casuale: i primi esperimenti sono stati fatti utilizzando lo zucchero, che risultò non  sufficientemente “colloso” da unire insieme tutti e gli altri ingredienti. La cera, utilizzata per sostituirlo, conferisce un’aspetto più solido e resistente al vaso, dando la possibilità di aprire dei fori in qualsiasi punto del vaso per la fuoriuscita dell’acqua in eccesso e la traspirazione della pianta.

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INGREDIENTI

– Fondi di Caffè (2/4);                         – Carta di bamboo (o carta non stampata) (1/4);

– Cera d’Api non trattata (1/4);                – Forma / Vaso

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FASI DI PREPARAZIONE DEL GROFFEE

FASE 1

Disponendo di cialde per la macchinetta del caffè, le si apre e si preleva il contenuto.

Nel nostro caso le scelta delle cialde di marca Nespresso non è stata casuale: questa casa produttrice, infatti, offre la possibilità ai propri clienti di consegnare le cialde utilizzate nel punto vendita più vicino, così che possano essere lavate e riutilizzate sempre come cialde del caffè, invece che essere gettate nella spazzatura.

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FASE 2

In una ciotola si riducono in pezzi di piccole dimensioni i fogli di carta e li si mescola con i fondi di caffè. La quantità di acqua residua contenuta nei fondi di caffè aiuterà la carta ad unirsi ad essi, creando un unico composto.

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FASE 3

Dopo aver fatto sciogliere in padella la cera d’api, senza portarla ad ebollizione , la si mescola al composto precedentemente ottenuto (l’aggiunta di questo materiale renderà il vaso impermeabile e più resistente).

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FASE 4

A questo punto si può scegliere un vaso di una qualsiasi dimensione e forma, che fungerà da base per il calco. Si applica il Groffee lungo i lati e sulla base del vaso, pressandolo e compattandolo adeguatamente, e lo si lascia asciugare all’aria. Eventualmente, per essere sicuri che il calco abbia l’esatta forma del vaso originale, si può utilizzare un secondo vaso, identico al primo, posizionandolo all’interno di questo, di modo che il materiale sia bene fermo da entrambi i lati (utilizzando tra lo strato di materiale e il secondo vaso una pellicola trasparente si limitano al minimo le possibilità di rottura del Groffee solidificato).

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Si otterrà così un vero e proprio “contenitore” al 100% biodegradabile e al 100% funzionale per la pianta che vi verrà inserita.

Espandendo la produzione di questo materiale su larga scala, sarà inoltre possibile riutilizzare anche e soprattutto i fondi di caffè prodotti nei bar e nei ristoranti, che rappresentano il maggior luogo di spreco di questo materiale.

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ANTICRACK (anti rottura)

 

Il materiale anticrack è pensato per evitare litigi e spese esagerate in caso di piccoli tamponamenti.
Il materiale è composto da 3 strati:
strati
1_ alla base uno strato che sia termoisolante in modo che il secondo strato non venga modificato o rovinato dal calore trasmesso dalla carrozzeria a causa del surriscaldamento del motore.
Si può scegliere tra una vasta quantità di materiali:
– origine minerale:argilla espansa, perlite espansa, verniculite espansa, pomice, vetro cellulare (tutti in classe 0 per quanto riguarda la reazione al fuoco).
– origine vegetale: fibra di cellulosa, legno, legno mineralizzata, canapa, lino, cocco, juta, canna palustre, sughero (ma con reazione al fuoco superiore ai materiali di origine minerale).
Ho scelto la pietra pomice come esempio perchè: “
Il consumo di energia durante il suo processo produttivo è ridotto. Il materiale sfuso è riutilizzabile unicamente come inerte per calcestruzzo. La pomice non pone problemi di scarti tossici sia nella fase di produzione che di quella di utilizzazione, inoltre i manufatti in cls (cls pomice/cemento), pesando meno rispetto a quelli realizzati in cls tradizionale a parità di resistenza meccanica, presentano una sensibile riduzione dei costi dovuta ai minor carichi e al minor costo di trasporto”, caratteristiche molto più rassicuranti di altri materiali di origine minerale.

2_ lo strato centrale è costituito da poliuretano espanso elastico (comunemente chiamato gomma piuma) che serve a smorzare la forza dell’impatto e evitare che le carrozzerie si rovinino.

3_ lo strato più superficiale serve per rendere impermeabile la gommapiuma. Si può scegliere uno tra i molti spray che rendono superidrofobiche le superfici trattate.
Oppure è consigliato il più rapido di tutti i materiali nel respingere l’acqua, oltre che il più asciutto, pulito e resistente alla formazione di ghiaccio. È il materiale idrorepellente realizzato negli Stati Uniti dalla Boston University e dal Mit (Massachusetts Institute of Technology), che rispetto a tessuti simili riduce di circa il 40% il tempo di contatto delle gocce d’acqua. Tra le applicazioni possibili ci sono superfici in grado di prevenire la formazione di ghiaccio nel caso di piogge gelide. Per approfondimenti: http://www.galileonet.it/articles/528f1a88a5717a3a1d000050

Il materiale ottenuto può essere applicato a una fascia che gira tutt’attorno alla vettura nel punto in cui più facilmente può venire a contatto con gli altri mezzi, oppure può coprire l’intera superficie della carrozzeria in modo da prevenire qualunque ammaccamento come per esempio a causa della grandine.

 

FABRIC ATTRACTIVE il /*tessuto elettromagnetico

RICERCA | ELETTROMAGNETISMO

In fisica , in particolare nel magnetismo, il campo magnetico è un campo vettoriale solenoidale generato nello spazio dal moto di una carica elettrica o da un campo elettrico variabile nel tempo. Insieme al campo elettrico esso costituisce il campo elettromagnetico, responsabile dell’interazione elettromagnetica.

Nel video è presente la descrizione per ricreare un elettro-magnete casalingo.

IPOTESI DI PROGETTO | Tessuto attraente

Tramite l’osservazione dell’esperimento e con la consapevolezza che i metalli trattati possono essere ridotti in sezioni piccolissime (pari a pochi decimi di millimetro), ho provato a ipotizzare applicazioni dello stesso nell’ambito dei tessuti, provando a realizzare un tessuto attrattivo.

Cosa e/ perchè un TESSUTO ATTRAENTE?

Prendendo spunto dalle ricerche degli esercizi precedenti, l’intento è quello di creare un macro-campione di un tessuto elettromagnetico.

Questo tessuto elettromagnetico sarà composto da:
-un filo in materiale ferromagnetico avvolto da un altro filo in rame;
-un interruttore;
-4 pila da 5 volt.

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L’esercizio consiste nella possibilità di creare una rete (o texture) formata dai fili elettromagnetici ricoperti di rame. Questi fili sono collegati alla corrente pari a 5 volt tramite interruttore.
Nel momento in cui il meccanismo verrà attivato si darà vita a un campo elettromagnetico, facendo diventare magnetica la nostra struttura. Si darà così una vita a un tessuto elettromagnetico.

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In cosa potrà essere utilizzato?

Può essere utilizzato in diversi ambiti tra i quali:
-abbigliamento;
-lavoro,
-sport;
-medicina;
-cucina.

Il fatto di avere una chiusura magnetica instrinseca nel tessuto permette di avere spazi ridotti e meno invasivi per quanto riguarda la chiusura stessa, e quindi particolarmente adatta nel campo dell’abbigliamento.

Il tessuto è utilizzabile in tutti quei lavori di precisione aventi piccoli componenti di pezzi ferromagnetici (viti, piccole saldature, protesi dentarie, ecc) e per il modellismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LUXWIRE

Luxwire è una piastrella composta  da frammenti metallici, una lastra di alluminio e uno strato superficiale di resina.

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La necessità di realizzare un pannello che brillasse di luce propria ci ha portati a prendere in considerazione i metalli, e più nello specifico i frammenti degli scarti di lavorazione. I metalli, oltre ad essere buoni conduttori, hanno un’alta capacità di riflessione,  in particolare se sottoposti ad una fonte luminosa. Per rendere il materiale non omogeneo è stato scelto di usare metalli differenti tra loro per colore e riflessione (rame, alluminio, inox ed ottone).

Questi metalli erano adatti a questa esigenza ma anche pericolosi se esposti al diretto contatto con le persone, poiché taglienti. Per questa ragione si è pensato di utilizzare una resina per poter uniformare e rendere complanare la superficie del materiale. Tutto ciò è posto su una base di alluminio per mantenere un’uniformità materica (metalli).

Frammenti metallici: rame, alluminio, ottone e acciaio inox.

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La piastrella può essere utilizzata per rivestimenti verticali e per pavimentazioni, dato che questo materiale è resistente al calpestio, è liscio e facilmente pulibile.  La resina superficiale, che può essere di varie cromie, fa si che questo materiale sia utilizzabile in vari ambienti, senza essere attaccato dall’umidità.  Le piastrelle sono pensate per essere di varie dimensioni:  piccoli mosaici 3 x 3, 5 x 5  oppure in più grande scala, specie per pavimentazione, 30 x 30 e 60 x 60 mantenendo sempre la forma quadrata.

I materiali utilizzati, a parte la resina, sono scarti di lavorazione metallica di varie tipologie come rame, acciaio inox, alluminio e ottone, quindi facilmente trovabili e reperibili. L’unione di materiali diversi, con cromie differenti, da come risultato una moltitudine di colori e sfumature che vanno dal grigio, al rosso e al giallo. L’uso di differenti materiali riflettenti fa sì che il prodotto finale rifletta in modo diverso e non omogeneo, come se fossero tanti piccoli punti luminosi. La caratteristica principale del materiale, quindi,  è quella di brillare sotto fonti luminose creando giochi di luce e di riflessi, grazie alle sue componenti metalliche.

 

PANNELLO SENZA RESINA: frammenti e lastra di alluminio

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SEZIONE:

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ESPLOSO:

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